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Fatturazione elettronica: OS1 vs Zucchetti, quale soluzione è la migliore per te?

Fatturazione elettronica OS1 vs Zucchetti

La fatturazione elettronica è ormai una realtà obbligatoria per tutte le aziende, sia in Italia che all’estero. Ecco perché è importante scegliere una soluzione che sia semplice, efficiente e conveniente.

In questo articolo, confronteremo due delle soluzioni più popolari sul mercato: OS1 e Zucchetti.

OS1

OS1 è un gestionale completo e flessibile, che offre una soluzione di fatturazione elettronica integrata. La soluzione è facile da usare e consente di emettere e ricevere fatture elettroniche in modo rapido e semplice.

Zucchetti

Zucchetti è un altro fornitore leader di soluzioni software per le imprese. La soluzione di fatturazione elettronica di Zucchetti sfrutta un componente esterno chiamato Digital Hub per l’invio e la ricezione delle fatture.

Confronto fondamentale

La differenza fondamentale tra le due soluzioni è che OS1 utilizza una soluzione integrata, mentre Zucchetti sfrutta un componente esterno. Questo significa che OS1 offre una gestione più rapida e diretta dell’invio e della ricezione delle fatture.

Altre differenze

Oltre alla differenza fondamentale, ci sono altre differenze tra le due soluzioni. OS1 ha una politica di costi tagliata su misura sul volume di fatture gestite dal cliente. OS1 inoltre offre la possibilità di gestire i file xml delle fatture generati da software di terze parti.

Innovazioni e vantaggi esclusivi di OS1

OS1 offre una serie di innovazioni e vantaggi esclusivi che la rendono una soluzione più completa e vantaggiosa rispetto a Zucchetti.

  • Adeguamento automatico della fascia di consumo: OS1 permette ogni anno di poter adeguare la fascia di consumo e di costo del servizio di fatturazione elettronica attraverso semplici downgrade o upgrade concordati dai nostri tecnici amministrativi che verificano i consumi al fine di comunicare al cliente eventuali sforamenti.
  • Servizio di assistenza qualificato: la soluzione OS1 non è solo un modulo software ma ha una componente fondamentale che è il servizio di assistenza che A&B Sistemi srl, in qualità di rivenditore autorizzato per la soluzione gestionale OS1, mette a disposizione di ogni cliente.
  • Versione cloud: OS1, oltre ad avere la soluzione di fatturazione elettronica per il software in versione on site, ha anche la possibilità di mettere a disposizione la gestione delle fatture completamente in versione Cloud.
  • Conservazione sostitutiva dei libri contabili: nel pacchetto di fatturazione elettronica e conservazione di OS1 viene messo a disposizione un apposito spazio che, con l’utilizzo di un semplice wizard guidato, permette al cliente l’archiviazione e conservazione sostitutiva di tutti i libri contabili.

Conclusione – Fatturazione elettronica OS1 vs Zucchetti

OS1 è una soluzione di fatturazione elettronica completa, efficiente e conveniente. È la scelta migliore per le aziende che cercano una soluzione che offra un’esperienza utente ottimale, un servizio di assistenza qualificato e un’ampia gamma di funzionalità.

Se stai cercando una soluzione di fatturazione elettronica che sia:

  • Semplice da usare: OS1 è un sistema di fatturazione elettronica facile da usare, anche per gli utenti meno esperti.
  • Efficiente: OS1 offre una serie di funzionalità che possono aumentare l’efficienza, come la possibilità di inviare fatture elettroniche in batch e la gestione degli errori più diffusi e comuni.
  • Conveniente: OS1 è una soluzione di fatturazione elettronica conveniente, con un prezzo basato sul numero di fatture emesse.

Contattaci per saperne di più su OS1 e sulla sua soluzione di fatturazione elettronica.

Tel. 0341.681213 – commerciale@aebsistemi.it

Saremo felici di rispondere alle tue domande e di aiutarti a scegliere la soluzione più adatta alle tue esigenze.

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Marca da Bollo Virtuale

Marca da Bollo Virtuale

Marca da bollo

L’imposta di bollo del valore di 2,00 Euro si applica alle operazioni fatturate con importi non assoggettati ad Iva, che hanno un valore superiore a 77,47 Euro.

Premessa

E’ obbligo e cura dell’emittente della fattura l’acquisto e quindi il pagamento e l’applicazione della marca da bollo; l’emittente può però chiedere al cliente il rimborso dell’imposta addebitandola in fattura.

Prima dell’introduzione della fattura elettronica l’emittente del documento doveva apporre la marca da bollo che doveva avere data uguale o antecedente a quella del documento. Ricordiamo però che, nonostante l’obbligo sia a carico dell’emittente, eventuali sanzioni gravano su entrambe le parti, quindi sia sull’emittente che sul soggetto che accetta il documento non in regola.

Fatturazione Elettronica e Marca da Bollo Virtuale

Con l’introduzione della fatturazione elettronica, dal 1° gennaio 2019, la vecchia marca da bollo adesiva è stata sostituita da una marca virtuale; sulla fattura viene riportata la dicitura di assoggettamento a marca da bollo “assolvimento dell’imposta di bollo ai sensi del D.M. 17 giugno 2014”, oltre ad avere un apposito tag valorizzato con “SI” (“Bollo virtuale” 2.1.1.6.1 nel tracciato record della fattura ordinaria e 2.1.1.5 del tracciato record della fattura semplificata)

Il versamento dell’imposta di bollo viene eseguito dal soggetto emittente in modalità telematica tramite modello F24 con codice tributo 2501. La cadenza temporale dei pagamenti è da verificare in quanto soggetta a variazioni nel periodo in cui viene scritto questo articolo.

Nota di credito Elettronica e Marca da Bollo Virtuale

Anche per le note di credito valgono le regole sopra esposte facendo attenzione che l’importo del bollo deve essere riportato nel corpo del documento in negativo (perché trattasi di un addebito al cliente), quindi con segno -2,00

Quindi, in caso di addebito della marca da bollo al cliente, se si deve emettere una nota di credito a storno totale di una fattura di Euro 1000,00 + bollo Euro 2,00 (Totale Euro 1002,00), il valore sarà Euro 1000,00 – bollo Euro 2,00 (Totale Euro 998,00)

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Dichiarazioni d’Intento 2022

Specifiche tecniche Dichiarazioni d'Intento

Con la nuova versione 1.7 delle specifiche tecniche della Fatturazione Elettronica è stata aggiunta da quest’anno la nuova codifica “Intento” nell’ambito del blocco “AltriDatiGestionali”.
E’ quindi obbligatorio compilare correttamente i nuovi tag al fine di riportare i riferimenti su ogni riga di dettaglio del documento.
I nuovi tag hanno utilità dal punto di vista amministrativo gestionale ma permettono anche l’esecuzione di controlli da parte di Agenzia delle Entrate.

Con queste novità e con il nuovo codice natura N3.5 (non imponibile a seguito di Dichiarazione d’Intento) è da subito possibile da parte di Agenzia delle Entrate, attraverso un incrocio di dati, bloccare l’emissione di nuove Dichiarazioni d’Intento da parte di soggetti che non risultano essere esportatori abituali e di invalidare eventuli Dichiarazioni d’Intento già emesse.

Il fornitore verifica in via telematica lo status di esportatore abituale

Da ricordare che dal 2 marzo 2020 è il fornitore ad avere l’onere di verifica del ricevimento nel proprio cassetto fiscale delle Dichiarazioni d’Intento.

Decadendo l’obbligo di comunicazione da parte dell’esportatore abituale dell’emissione della Dichiarazione d’Intento sono da ritenersi senza alcun valore Dichiarazioni d’Intento inviate tramite altri canali quali Email, Pec, Fax o Raccomandata.

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Nota di Credito con segno meno

A chi non è mai capitato di ricevere Note di credito elettroniche con il segno meno?

Non è così diffuso come nel periodo di introduzione della Fatturazione Elettronica ma può ancora capitare di ricevere Note di Credito con queste caratteristiche.
Nei rapporti di fatturazione B2B sono le aziende di servizi pubblica utilità (acqua, gas, elettricità, telefonia) ad incorrere a volte in questo tipo di documento.
La nota di credito è un documento che, come dice il suo stesso nome, rettifica (in diminuzione) un’operazione per cui in precedenza sia stata emessa fattura e che viene meno, in tutto o in parte o se ne riduce l’imponibile.


Quindi il segno negativo è implicito nel Tipo Documento TD04 cioè nella Nota di Credito.


Il motivo per cui vengono emesse Note di Credito con segno meno non è dato a sapersi, potrebbe essere un errore nelle configurazioni del software gestionale utilizzato dal cedente oppure potrebbe essere un’operazione voluta per “enfatizzare” la rettifica in diminuzione.

Soluzioni?

La soluzione è molto semplice ed arriva da un comunicato di Assosoftware per cui il SdI considera i valori espressi nelle Note di Credito “in valore assoluto”, ossia come se avessero comunque segno positivo.

Quindi il tipo operazione TD04 prevale sul segno degli importi.

La Nota di Credito dovrà quindi essere registrata con importi in positivo.